Come curare l’artrosi alla mano?
Cos’è l’artrosi?
L’artrosi è una patologia degenerativa delle articolazioni che consiste nella progressiva degenerazione della cartilagine dell’articolazione.
Si parla di artrosi della mano quando tale patologia colpisce una o più articolazioni della stessa.
Ne soffrono gli anziani con maggiore incidenza tra coloro che praticano costanti attività manuali.
È chiamata rizoartrosi, la condizione artrosica che colpisce l’articolazione trapezio – metacarpica ( una articolazione del primo dito) che per altro risulta essere la condizione più invalidante di artrosi nella mano.
Quali sono i rimedi?
I rimedi possono essere di carattere conservativo o chirurgico.
Al giorno d’oggi l’approccio conservativo è il più utilizzato ed è sempre consigliato, mentre si riserva l’approccio chirurgico solo ai casi più gravi.
L’approccio conservativo più utilizzato è il TRATTAMENTO INTEGRATO MEDICO E FISIOTERAPICO che ha l’obbiettivo di ridurre i sintomi e migliorare la funzionalità della mano.
Per raggiungere questo scopo si utilizzano in sinergia:
farmaci, fisioterapia con terapia fisica ed esercizio terapeutico ed anche ortesi (tutori).
Il medico specialista dopo la visita e la valutazione degli esami del paziente, prescriverà sia il tipo di farmaco da utilizzare, la dose e la via di somministrazione sistemica o infiltrativa, e preciserà anche il trattamento integrato più adatto al singolo caso.
I farmaci per l’artrosi
L’artrosi della mano va in contro a delle fasi infiammatorie che vanno trattate con FANS. Qualora occorra si ricorre a farmaci cortisonici per via sistemica ed in alcuni casi selezionati anche per via infiltrativa.
Per contrastare l’evoluzione della degenerazione cartilaginea, l’industria farmaceutica oggi ha reso disponibili i “farmaci condroprotettori” molto utili per nutrire la cartilagine articolare residua. Tali farmaci vengono utilizzati per via sistemica.
L’acido ialuronico, è un farmaco utilizzato per via infiltrativa, che risulta molto utile per lubrificare e migliorare lo scorrimento articolare.
La fisioterapia per l’artrosi
- Tecniche manuali: come le mobilizzazioni in trazione, contribuiscono a rilassare il tessuto e a trattare eventuali disfunzioni di movimento che spesso sono alla base di una condizione artrosica;
- Mezzi fisici: vengono applicati per controllare l’infiammazione e ridurre il dolore. I device più utilizzati al giorno d’oggi sono: laser ad alta potenza, Tecar e ultrasuoni.
La parola Tecarterapia è l’acronimo di Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo, che indica il modo in cui questo dispositivo possa portare uno stimolo biologico ai tessuti. Gli effetti biologici prodotti da questo dispositivo sono fondamentalmente 3:
- Effetto chimico: si ipotizza che la tecar porti ad una normalizzazione del potenziale di membrana, gli scambi cellulari tendono ad alterarsi in stati infiammatori;
- Effetto termico: durante l’applicazione di tecarterapia c’è un richiamo di sangue nella regione trattata, dunque un aumento del microcircolo locale e di calore. L’effetto termico oltre ad essere curativo è molto piacevole e rilassante, e per questo la tecar è uno dei dispositivi più richiesti dai pazienti.
- Effetto meccanico: risulta essere più semplice trattare e mobilizzare i tessuti quando questi sono stati biostimolati.
- Ultrasuoni: si utilizzano onde sonore per produrre una stimolazione biologica nel tessuto;
- Laserterapia : è una terapia sche sfrutta l’effetto antinfiammatorio della luce laser.
- Esercizi ed autoposture: sono per lo più insegnati durante la terapia per poi essere eseguiti a casa tutti i giorni. Con gli esercizi terapeutici specifici e l’adozione di specifiche posture il paziente riesce a stabilizzare più facilmente i progressi ottenuti nella seduta e a gestire meglio la sua condizione.
Tutori
il medico specialista, può prescrivere, se lo riterrà opportuno l’utilizzo di tutori così da limitare alcuni movimenti e favorire il contenimento dei sintomi.
Nel percorso di cura inoltre sono fondamentali le Informazioni: è molto importante informare e comunicare al paziente quali sono i comportamenti a rischio da limitare, come gestire le fasi di dolore acuto e come, quando e quanto utilizzare ortesi come i tutori per la rizoartrosi.
Dott. Mariano Scollo
Medico Specialista in Fisiatria