Cervicale: cenni di anatomia!

Ossa

La cervicale è costituita da sette diverse vertebre, ognuna con caratteristiche diverse in base al tipo di mobilità e di connessioni anatomiche.

Le vertebre cervicali si dividono in due tratti: Il tratto superiore (C1-C2) ed il tratto inferiore (C3-C7).

Le vertebre del tratto superiore della cervicale sono l’atlante e l’epistrofeo, che creano uno snodo, si articolano con il cranio e grazie alla loro forma  permettono la rotazione della testa.

La cervicale inferiore è dedicata maggiormente ai movimenti di flessione ed estensione e all’inclinazione laterale.

Ogni vertebra poggia su quella sottostante entrando in contatto con tre zone: il disco intersomatico anteriormente (che ha anche una funzione di ammortizzatore) e le faccette articolari nella zona posteriore.

Le vertebre cervicali hanno una protuberanza posteriore chiamata processo spinoso che possiamo sentire toccando dietro al nostro collo. Il processo spinoso della settima cervicale è molto più pronunciato rispetto alle altre vertebre, tanto da caratterizzare il nome della stessa.

Infatti l’ultima vertebra cervicale è definita prominente e dopo di essa inizia la colonna dorsale.

Muscoli

La muscolatura cervicale si divide in superficiale e profonda, infatti possiamo palpare solo i muscoli superficiali e più grandi del collo.

I muscoli superficiali ci permettono attraverso la loro attivazione di muovere il collo e la testa, quelli più piccoli e profondi sono deputati alla stabilizzazione delle vertebre.

Si deve precisare che sia i muscoli superficiali (come lo sternocleidomastoideo e il trapezio) che quelli profondi (come lo splenio della testa e del collo) agiscono costantemente in sinergia durante tutti i movimenti del capo e del collo.

Ad esempio quando un muscolo si attiva per compiere un movimento specifico (es. guardare in alto) una serie di altri muscoli si contraggono per stabilizzare la parte della cervicale che non dovrà muoversi e facilitare il movimento che vogliamo effettuare.

I muscoli della cervicale hanno un anatomia complessa per la molteplicità delle azioni che devono compiere. Alcuni oltre ai movimenti del collo e della testa servono per muovere la mandibola, le clavicole o sollevare le spalle.

Nervi

Il midollo spinale è un prolungamento anatomico del cervello e permette allo stesso di inviare o ricevere impulsi dalla periferia.

I fasci provenienti dall’encefalo passano attraverso un canale formato dalle diverse vertebre cervicali, poi tra una vertebra e l’altra dal midollo fuoriescono i nervi.

I nervi che escono dalla cervicale sono sensitivi e motori, cioè hanno sia fibre che innervano i muscoli della cervicale stessa, della spalla e delle braccia e ci permettono i  movimenti e sia fibre della sensibilità che ci permettono di avere sensazioni tattili, dolorose e di temperatura.

Questo spiega perché quando abbiamo un problema alla cervicale, come ad esempio un’ ernia che comprime un nervo, il dolore può anche irradiarsi a distanza oppure dare sintomi come il formicolio alle mani.

Il gruppo di nervi più importante della cervicale è il plesso brachiale che è diviso in 5 radici, 3 tronchi, 6 divisioni (3 anteriori e 3 posteriori), 3 corde e 5 rami.

Il plesso brachiale innerva la cute e i muscoli dell’intero arto superiore ad eccezione del trapezio innervato dal nervo accessorio spinale e una zona di cute vicino all’ascella che è invece innervata dal secondo nervo intercostale.

La cervicale è la parte più mobile della colonna vertebrale e per molti aspetti la più importante.

Il tratto cervicale infatti oltre che a sostenere la testa permette la sua mobilità, inoltre le ossa della cervicale proteggono le strutture che passano attraverso di esse il midollo spinale, le radici nervose e i vasi sanguigni che passano in questa zona per irrorare il sangue al cervello.

Quando i traumi della cervicale provocano importanti lesioni del midollo si può arrivare alla paralisi dei quattro arti (tetraplegia e se la lesione avviene a livello di C1-C2, anche la morte del soggetto.

Sempre per le sue connessioni anatomiche con le arterie vertebrali e il sistema nervoso la cervicale, può essere la causa di sbandamenti e vertigini. Il mal di testa di origine cervicale è una patologia che può essere provocata da i muscoli, i nervi e il sistema vascolare di questo distretto.

da: https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/cervicale/